Illudere per dannare

Avrei voluto scriverlo io… Bravo Andreas!

il blog di Costanza Miriano

berlicche
(liberamente ispirato a Le lettere di Berlicche di C. S. Lewis)

Mio caro Malacoda,
devo ammettere che il tuo ultimo resoconto, al netto delle solite balordaggini, delinea un quadro oltremodo soddisfacente. Prendo atto, finalmente, di qualche progresso. La confusione regna sovrana nel campo del Nemico. Me ne compiaccio.

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6 commenti

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6 risposte a “Illudere per dannare

  1. Giancarlo

    Purtroppo sono stato (giustamente) cacciato dal blog di costanza. Dovrò quindi contentarmi di contrastare qui lo scritto di Andreas, che saluto.

    Ribellarsi alla croce è sempre sbagliato. Però è giusto ricordare che Dio non ci ha fatti per soffrire. Quando, per fare un esempio, ci cade addosso la croce della malattia, si fa di tutto per guarire. Purtroppo. Certe volte non è possibile guarire ed allora si accetta la malattia con tutte le sofferenze che essa comporta, compresa la morte se necessario. Ma se invece la medicina offre una terapia in grado di guarirci e di salvarci dalla morte, allora ben volentieri ci togliamo la croce dalle spalle, non è vero? Certo che è vero, ed è anche giusto.

    Poniamo ora il caso in cui la croce non sia dovuta alla malattia ma ad un’ingiustizia ricevuta. Non dovrei forse difendermi dalla calunnia, o dall’inganno, o dalla semplice stupidità a acausa della quale patisco un ingiustizia? Io credo proprio di si. E questo anche nel caso in cui a causarmi l’ingiustizia fosse mia madre chiesa. Naturalmente, se, pur difendendomi, com’è giusto, dall’ingiustizia, non riuscissi ad ottenere giustizia, l’unica strada sarebbe quella di accettare la croce dell’ingiustizia, esattamente come per la malattia da cui non si riesce a guarire. Ma questo non vuol dire affatto che non debba difendermi e debba accettare senza lotta la croce dell’ingiustizia. Ci mancherebbe.

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    • Come si è difeso Gesù Cristo (l’UNICO veramente giusto e quindi l’UNICO di cui si può dire accusato e condannato ingiustamente) delle ingiuste accuse e dall’ingiusta condanna…?

      Poi se si vuole assomigliare ad altri… ci si accomodasse 😉

      Seguendo il parallelismo malattia-ingiustizia, prima cerco di farmi giustizia in tutti i modi, poi se non ottengo giustizia mi rassegno…. ma la rassegnazione non è una virtù.
      Cristo come Figlio di Dio, ci avrebbe messo un “nanosecondo” ad “ottenere giustizia”, ma non lo ha fatto.
      Oppure, ci ha provato e dopo aver fallito si è rassegnato dicendo: “Mi sa che è la Volontà del Padre Mio… me tocca sopportà”! 😐

      Non si comprendere poi perché si debba mettere sempre in conto e sottolineare ingiustizie da parte della Chiesa?
      “Mia madre Chiesa”…?
      Chi ama la propria madre anche quella biologica, mette in conto di dover da lei subire ingiustizia? Mah…!
      Che poi taluni nella Chiesa, possano agire ingiustamente è altra cosa, ma non si parli di “ingiustizia della Chiesa”!

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      • Giancarlo

        Gesù è venuto sulla terra per instaurare il regno di Dio ed Egli stesso è il Re venuto per regnare. Come avrebbe dunque potuto difendersi dall’accusa di essersi fatto Re dei Giudei? Né avrebbe potuto né ha voluto difendersi perchè LUI E’ RE. Per quanto apparentemente paradossale, l’accusa che Gli è stata rivolta è assolutamente veritiera. Anzi, direi che Gesù non perde occasione per confermare la verità dell’accusa che Gli è rivolta. Il fatto che Gesù Cristo sia stato condannato a morte dimostra che l’umanità è malvagia, ma non perché ha accusato falsamente Gesù Cristo di essere Re, ma per il fatto che voleva NEGARE LA REGALITA’ DI GESU’.

        Ecco dunque svelato perché Gesù non si è difeso dall’accusa: perché l’accusa è vera, non falsa. Questo però non toglie che Nostro Signore Gesù abbia pregato Suo padre per liberarlo dalla morte di croce che l’attendeva. E solo da ultimo si è RASSEGNATO ALLA VOLONTA’ DEL PADRE.

        La chiesa cattolica è mia madre e, come ho già avuto modo di dire, io morirò cattolico, perché amo mia madre ed il suo Re. Questo non vuol dire affatto che la chiesa cattolica sia indenne dal commettere ingiustizie verso persone innocenti, le quali hanno tutto il diritto ed anche il dovere di mostrare la verità e smascherare l’inganno.

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        • “mostrare la verità e smascherare l’inganno”

          Che è esattamente ciò che ha fatto Gesù Cristo (e sempre come “umile agnello”).
          Questa è per me l’idea di “difesa” davanti l’ingiustizia… (che non passa per alzare la voce, cercare alleati, muovere guerra – o cause civili o penali… cercando la giustizia del mondo)

          Così come ci insegna il Vangelo se si è perseguitati per la propria Fede:
          «Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.»

          E di fronte a qualunque altra forma di angheria, non vale forse la parola che dice: «non rendete male per male, né ingiuria per ingiuria, ma, al contrario, rispondete benedicendo; poiché a questo siete stati chiamati per avere in eredità la benedizione.»

          Che poi questo richieda un deciso passo aventi nel nostro cammino di conversione, non v’è dubbio, ma non possiamo tutte le volte “abbassare l’asticella” solo perché con le nostre deboli forze non arriviamo a tale livello.

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  2. Giancarlo

    Don Fabio, secondo te ha provato a difendersi Gesù? Se si, come?

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    • Non c’è dubbio che Gesù si sia consegnato volontariamente ai suoi carnefici, in questo senso sicuramente non si è difeso. Soprattutto il Vangelo di Giovanni insiste su questo aspetto.
      Questo non vuol dire però che abbia subito passivamente, al contrario nel suo consegnarsi c’è un continuo appello alla coscienza dei suoi torturatori (vedi il drammatico confronto con Pilato), non per se stesso però, ma per il bene loro e per la loro salvezza

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