Ossimori

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Identità e missione.

Carità e contemplazione.

Natura e Grazia.

Gioia e pentimento.

Passione e ragione.

Piacere e astinenza.

Non c’è dubbio, la vita spirituale è fatta di ossimori.

Il Cristianesimo stesso è un ossimoro: un Dio che si fa uomo, chi ne ha mai sentita una più grossa?

E allora, in nome di Dio, perché volete costringermi a scegliere tra questo e quello? No, signori miei, io voglio tutto.

D’altra parte solo la fede nel Grande Ossimoro può rendere ragione di quell’adorabile fascio di contraddizioni che è l’uomo: un essere che più ambiguo non si può, capace di prodezze angeliche e di bassezze diaboliche.

Ogni eresia nasce dal tentativo di semplificare, di eliminare le contraddizioni. Per questo è affascinante l’eresia, perché è sempre razionale. Razionale, ma non ragionevole, perché per semplificare taglia fuori dei pezzi della realtà.

O della Parola di Dio.

O della Tradizione.

Quanta ideologia vedo in campo anche nelle interminabili e noiosissime discussioni sul Papa, quanto desiderio di semplificazione grossolana e tutto sommato eretica.

Lasciateci l’ossimoro!

Noi vogliamo essere una Chiesa fedele E aperta al mondo, e crediamo che questo ossimoro sia possibile, crediamo che si possa tenere insieme questa contraddizione, perché Gesù stesso l’ha tenuta insieme.

E’ un dibattito inesauribile questo, perché è una polarità che ha sempre attraversato la Chiesa.

Nel corso dei secoli le diverse posizioni si sono chiamate via via Donatismo, Catarismo e Giansenismo da una parte, oppure Pelagianesimo Americanismo e Modernismo dall’altra e nella loro forma estrema tutte sono sempre state rifiutate.

Ma non tornerebbero periodicamente a galla se tutte esse non contenessero dei semi di verità che vanno invece accolti e valorizzati.

Il nostro lavoro allora non deve essere quello di schierarsi, come allo stadio, facendo il tifo per una squadra o per l’altra, ma quello di aiutarci a vicenda imparando a comporre gli estremi in un equilibrio che, essendo esso stesso un ossimoro, non può mai essere definito una volta per tutte.

Chesterton, credo anche per questa ragione, paragonava l’ortodossia ad una inebriante cavalcata. Io non so andare a cavallo, ma immagino che da questo punto di vista non sia un’esperienza troppo diversa da una pedalata in bicicletta.

La bicicletta sta in piedi perché si sposta sempre in avanti, perché così facendo sposta in avanti il baricentro e quindi scarica il peso (non sono un fisico, non chiedetemi né come né perché, ma so che una bicicletta in movimento pesa meno di una bicicletta ferma).

Così è l’ortodossia. I suoi mille ossimori si tengono in equilibrio solo se continuamente ci spostiamo non in avanti, ma verso l’alto.

Solo in Dio tutte le nostre apparenti contraddizioni trovano la loro soluzione, solo nella preghiera e in una intensa vita spirituale emerge il fil rouge che tiene tutto unito.

Tanto è vero che tra uomini di preghiera una posizione comune alla fine si trova sempre (come si è visto anche al recente sinodo). E non è un compromesso al ribasso, come vorrebbero farci credere gli estremisti di entrambe le posizioni, ma al rialzo. Cioè non un equilibrio di poteri, ma il tentativo di accogliere i semi di verità dell’altro e comporli in una sintesi divina.

Non ho paura di un cristiano eretico, tradizionalista o progressista che sia, ho paura di un cristiano che non prega più, tutto preso dalle sue ubbie intellettuali, dai suoi assoluti, dalla sua paura di assumere la complessità e la contraddizione.

Dal rifiuto dell’ossimoro.

12 commenti

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12 risposte a “Ossimori

  1. ..ho paura di un cristiano che non prega più, tutto preso dalle sue ubbie intellettuali, dai suoi assoluti, dalla sua paura di assumere la complessità e la contraddizione. Bel post e nella chiusa una verità con la V maiuscola. Ritengo anche io che la preghiera è il fil rouge che tiene unito il mio io e Dio; e con occhi pieni di luce cammino nel mondo incontro ai miei fratelli! Per Grazia! 🙂

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  2. E’ vero, la preghiera ti cambia,ti illumina,ti da la forza,la forza di cambiare
    di essere migliore e non aver paura di combattere il male, da qualunque
    parte esso viene.

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  3. Giancarlo

    E’ certo! E dove vai se l’ossimoro non ce l’hai?

    Anche TV 2000, per esempio, ha invitato l’invertito Vladimir Luxuria come ospite opinionista. Un ossimoro, anzi, un doppio ossimoro: un uomo travestito da donna (primo ossimoro) che la C.E.I. ha invitato, non in quanto attivista lgbt, ma come una persona normale (secondo ossimoro), perfettamente accoglibile in quelle condizioni, al quale ci si rivolgerà usando il pronome femminile e dandogli della signora, o signorina magari.

    Vuoi mettere quanto è ganza TV 2000 con Vladimir Luxuria? Ma il massimo sarà quando Nunzio Galantino farà coming out. Altro che ossimoro, il ribaltamento completo della realtà. Un prete, un vescovo, un Alter Christus omosessuale.

    Che meraviglia la chiesa degli ossimori!

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    • Vedi Giancarlo il tuo commento rispetto la scelta di TV 2000 è più che comprensibile e in buona parte condivisibile, si può comprendere anche il tono aspro e sarcastico 😉

      Quello che è INACCETTABILE sono le battute su Mons. Galantino, gatuite e offensive (come spesso nel tuo stile che già ti ha dato qualche problema…) e a mio giudizio censurabili.
      Anche fosse e anche dovesse fare Mons. Galantino “coming out” dove starebbe il problema, se la sua (ipotetica) tendenza fosse vissuta alla Luce di Cristo e ovviamente nella castità (del corpo e del cuore), che gli è propria anche ora, essendo (sino a prova contraria) “etero” e consacrato?

      Certo per te che sei un perfetto esemplare di cristiano “puro e duro” è un problema, ma non lo è nella realta delle cose.
      Se tu stai (o credi di stare) in piedi, bada a non cadere (che già nel giudizio sei caduto e con il metro con cui giudichiamo, sarà bene ricordarsi, si viene giudicati), invece di sentenziare e sputare ironie velenose!

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  5. Giancarlo

    Magari, caro Bariom, le mie fossero solo ironie velenose.

    Chiedo scusa a mons, Galantino per aver tirato in ballo il suo nome; naturalmente non ho nessun motivo per sospettare della sua omosessualità. E poi, anche se fosse, come giustamente dici, non ci sarebbe nessun problema se vivesse la condizione di omosessuale “alla luce di Cristo”, ovvero in assoluta castità E SILENZIO. Come vedi, dunque, siamo perfettamente d’accordo su questo e sbagli a pensare che io giudichi male le persone omosessuali, prescindendo dal loro comportamento. Io credo che le persone omosessuali abbiano un grosso, gigantesco problema, ma so anche che il loro problema può diventare la croce che li santifica. Tutto questo, naturalmente, non può farci dimenticare che il “coming out” di un prete o, peggio, di un vescovo, ma anche quello di un semplice cristiano è uno scandalo inaccettabile e MAI un cattolico dovrebbe rivelare la propria omosessualità, se non in confessione. L’omosessualità è un problema, non un qualcosa di cui andare orgogliosi.

    Ciò detto, credi davvero che sia lontano il giorno in cui qualche vescovo o cardinale farà gioiosamente “coming out” ricevendo l’omaggio ed il plauso del mondo E DELLA CHIESA? Io so solo che di preti omosessuali, più o meno scoperti, ce ne sono a bizzeffe nella chiesa cattolica e che lo stesso papa Francesco, per non farsi mancare niente, ne ha anche promosso uno a prelato dello IOR. Ora ci mancava il più celebre trans italiano “opinionista” alla TV dei vescovi.

    Ma si sa, le mie sono battute gratuite ed offensive, giudizi senza misericordia,ironie velenose. Sono cattivo, lo so.

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    • Non sono per nulla d’accordo Gaincarlo…
      Se il “coming out” – se vogliamo continuarlo a chiamare così – è fatto per “dare Gloria a Dio” ben venga!

      Cosa vuol dire stare nel silenzio e perlarne solo in confessionale?
      Forse che io non do Gloria a Dio se denuncio il mio peccato (sbagli se pensi ci sia differenza da un peccato ad una altro se ne sono schiavo – pur essendoci differenze di gravità in quanto a “materia” di peccato) e come Dio mi ha salvato in Cristo e mi mantiene in Grazia con l’aiuto dello Spirito Santo?

      Certo ci vuole prudenza e discernimento, sul come, quando e con chi, perché la possibilità di dare scandalo c’è sempre… ma io non mi preoccupo dello “scandalo dei benpensanti moralisti” che tanto qualcosa di cui scandalizzarsi trovano sempre!

      Poi se il “coming out” è fatto per dire “che è bello, è buono e tutto va bene”, questo è tutt’altro discorso.
      “Credi davverso sia lontano il giorno…” non mi interessa nulla!
      A ogni giorno basta la sua pena. Ci penseremo “quel” giorno, ci pensiamo oggi se accade, ma soprattutto ci penserà chi è bene ci pensi… noi (comuni fedeli) ci penseremo, prenderemo le distanze dal peccato e non dal peccatore, confermeremo la Verità che la Chiesa ci propone a cedere e che sentiamo nosta e offriremo preghiere e sacrifici per il peccatore, chiedendo a Dio che ci mantenga in Grazia.

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      • Giancarlo, non Gaincarlo.. scusa.

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      • Giancarlo

        La condizione omosessuale è simile a quella della malattia: non c’è niente di buono in essa, niente che possa dare gloria a Dio. L’unica possibilità di dare gloria a Dio è uscire dalla condizione omosessuale. Quindi, per dare gloria a Dio, non si deve affermare la propria omosessualità, ma casomai negarla con le parole e con i fatti.

        Sembra che tu non capisca che la condizione omosessuale è intrinsecamente un male, anche se non è in sé un peccato. MA E’ UN MALE PERO’. E come può, un male, dare gloria a Dio? L’annientamento, la vittoria, l’oscuramento, la lotta contro questo male dà gloria a Dio; non certo la sua affermazione.

        C’è poi un altro aspetto che occorre sottolineare. Tu affermi di prendere le distanze dal peccato e non dal peccatore. Non è sufficiente. Bisogna certamente prendere le distanze dal peccato, chiamarlo col suo nome e starne alla larga. Ma occorre stare alla larga anche da quei peccatori che amano il proprio peccato e che non intendono assolutamente cambiare vita. Per costoro è bene pregare ed affidarli alla misericordia di Dio, ma occorre starne alla larga. Proprio per questo motivo, perché occorre starne alla larga, TV 2000 HA SBAGLIATO ad invitare Vladimir luxuria come opinionista: perché invitarlo significa, automaticamente, riconoscere ed accettare la sostanziale legittimità delle sue scelte che, invece, sono RADICALMENTE CONTRARIE alla volontà di Dio. Non si tratta di allontanare i peccatori, ma di TENERSI ALLA LARGA DA COLORO CHE AMANO IL PROPRIO PECCATO

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        • Sembra che io non capisca… ma sembra anche tu non capisca molto di quanto ho detto io, o tu non lo voglia capire o non ascolti…
          Ho scritto da qualche parte che è buono amare il proprio peccato??!!
          E’ da lì che era partito il discorso fatto?

          Bon, restiamo nel nostro ipotetico non capire… anzi scusa, io nel mio.
          Sei sempre tu quello che ha capito tutto 😉

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          • Giancarlo

            Bariom, io non voglio fare polemica ma: “Non sono per nulla d’accordo Gaincarlo…
            Se il “coming out” – se vogliamo continuarlo a chiamare così – è fatto per “dare Gloria a Dio” ben venga!”

            …sei tu che hai detto che non sei d’accordo con me. Se invece siamo d’accordo, non posso che esserne felice.

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            • Perché non posso non essere d’accordo con te e spiegarne anche i motivi?
              O l’importante qui (o altrove) è essere d’accordo con te?

              Mi auguro tu sia felice (come lo sono anch’io) sia con, che senza, l’accordo con me.

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