Non ho mai capito la spocchia boriosa di tanti miei connazionali che si inalberano a difendere il nostrano espresso come “l’unico” caffè disprezzando il percolato o, come più comunemente lo si chiama, caffè americano.
È che sono proprio cose diverse, strutturalmente diverse: nell’espresso il vapore viene sparato a pressione attraverso la polvere di caffè e, per così dire, la violenta, strappandone la caffeina a forza, nel percolato invece l’acqua calda attraversa il caffè lentamente, gentilmente, goccia goccia, raccogliendo la caffeina al suo passaggio.
È come paragonare una sveltina con un corteggiamento, la rapidità futurista e la lentezza zen.
L’espresso è una fucilata attraverso il sistema nervoso, può far piacere ogni tanto, ma anche no. Il percolato è un invito gentile ad alzarsi, è come mettere alla sveglia del telefonino “Here comes the sun” dei Beatles.
Insomma raga sciallate. Io rimpiango di non vivere a Milano perché non posso andare da Starbucks, ok?
Non c’è bisogno di andare da Starbucks; basta entrare in un qualsiasi negozio di elettrodomestici, anche a Milano, e comprare una macchina da caffè americano… poi entri in un supermercato e compri anche i filtri e il caffè che più ti piace. Non sarà Starbucks… ma te lo godi anche a Milano.
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Ma questo va da sé è ovvio. In ospedale è più difficile, ma finché ero in parrocchia la mia colazione quotidiana era a base di percolato.
Il senso della frase su Starbuck era una frecciata diretta alla delirante campagna indetta dalla Meloni in rete, che sta provocando ondate di fragoroso umorismo alternato a conati di vomito
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Va bene, Io ho appena rimesso piede in Italia dagli stati Uniti e sono poco informata sui deliri politici italiani. Ti faccio molti auguri per tutto. Ciao
S.
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Mi auguro solo per il caffè Roma è Roma anche se ormai è di entrata invivibile
Buona giornata☕
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Mah…io e mia moglie abbiamo avuto il nostro periodo “americano” molti anni fa (anzi, “tedesco”, perché io portavo il caffé dalla Germania dove andavo per lavoro)…con tanto di macchinetta e filtri acquistati appositamente.
Ci è passato rapidamente…per un italiano, passare al caffé tedesco era come per un cattolico passare al protestantesimo…perdi tutto il sapore!
🙂
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In effetti c’è chi l’ha definito unitariano. A proposito di caffè ed eresie:
https://blogs.ancientfaith.com/orthodoxyandheterodoxy/2013/12/31/coffeedoxy-and-heterodoxy/
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Grazie di avermi segnalato il link…alcune sono davvero esilaranti. Potrebbe averle pensate GKC, se si fosse messo a fare paralleli fra caffé ed eresie.
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Non seguo le vicende dell’On. Meloni, per cui non avrei mai associato il postato con la sua figura. Per la chiarezza, forse sarebbe stato opportuno citare cocomeri, meloni e pure le melanzane, che contengono un alcaloide alquanto tossico se consumate crude.
Ma tutti le mangiano ben cotte o servite belle fritte.
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