Archivi categoria: Filosofia

L’Incontro

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È al tramonto che si giudica una vita.

E al tramonto della vita, come dice S. Giovanni della Croce, saremo giudicati sull’amore. Sarà l’amore cioè a dire se la vita che abbiamo vissuto sarà stata o no una vita piena e degna. Chi non è mai stato un tu per qualcuno se ne va da questo mondo convinto di aver vissuto un’esistenza senza senso né valore. Se ne va vuoto, perché nessuno lo ha mai riempito. Continua a leggere

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Io, tu

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Cosa è un nome?

Il nome dice l’identità, la persona. Il mio nome sono io, il mio esserci per il mondo. Per questo è fondamentale che il mio nome dica davvero ciò che sono, perché se forma e sostanza non coincidono allora io sono un’apparenza vuota. Il nome non è l’io, l’io è la sostanza, ma senza un nome, senza una forma, questo io rimane sconosciuto, misterioso. Continua a leggere

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Potenzialmente, naturalmente. (Replay)

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Nel corso degli anni ho pubblicato tanti articoli ormai; alcuni sono stati giustamente valorizzati sul web, altri sono passati quasi inosservati. Questo, ad esempio, quando uscì è stato letto da pochissime persone, eppure, secondo me, è uno dei più belli che abbia scritto. Quindi ve lo ripropongo… Continua a leggere

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Sento la vita che mi scoppia dentro il cuore

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Max Horkheimer, il fondatore della Scuola di Francoforte, conclude il suo saggio più profondo, “La nostalgia del Totalmente Altro”, una sorta di testamento spirituale, con una frase terribile:

“purtroppo, il fatto che la conseguenza di un ragionamento sia la disperazione non è una prova della sua falsità”. Continua a leggere

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Parlami di Dio

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“Passando per un campo
Ho chiesto a un mandorlo:
Fratello mandorlo, parlami di Dio
Ed egli si coprì di fiori”

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Del bello e del buono (e della morte dei cantanti) – remastered

Nel Greco classico, e parimenti in Ebraico antico, gli aggettivi bello e buono erano praticamente sinonimi. Se un gesto era eticamente buono era anche esteticamente bello e viceversa. Se un artista produceva un opera di valore questa era percepita come buona, poiché elevava l’animo alla bontà. Continua a leggere

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Perché ci piace tanto parlare di sesso?

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La scorsa settimana uno dei ragazzi che preparo al matrimonio mi ha posto, un po’ infastidito questa domanda: “perché la Chiesa parla sempre di sesso?”

La domanda sembra legittima: non è forse il sesso la cosa più privata ed intima che ci sia? E allora perché dovrei aver bisogno di un prete che venga a spiegarmi come devo comportarmi sotto le lenzuola? Continua a leggere

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Peccati e reati 2 (del primato della coscienza e dell’umanità del potere)

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Per continuare la riflessione su peccati e reati, iniziata nel precedente articolo riflettevo stamattina su come ci sia una differenza radicale tra i due nella diversa valutazione data all’intenzione, che nel giudizio su un peccato è essenziale, mentre in quello su un reato è del tutto irrilevante. Normalmente al vigile che mi fa la multa non importa nulla dei motivi che avevo per passare con il rosso. Partendo da questo mi sono domandato: ma non sarà anche per questo che la nostra società non conosce più peccati, ma solo reati? Non sarà che vediamo solo reati perché siamo diventati totalmente indifferenti alle intenzioni? Continua a leggere

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Peccati e reati 1

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A quanto mi dicono uno dei passaggi più efficaci del mio libro è quello in cui parlo di una società che non conoscendo più il peccato lo ha sostituito con il reato e la definisco “terribile”. E’ una società terribile perché in questo modo rende impossibile ogni perdono ed ogni redenzione. Si perdona un peccato, non un reato! Un reato può solo essere sanzionato. Continua a leggere

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