In uno dei canti più emozionanti dell’Inferno, Dante mette in bocca ad Ulisse queste parole: “Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza”. Sembrano parole bellissime, che d’istinto ci viene da approvare, parole che raccoglierebbero migliaia di like su Facebook, perché descrivono una sapienza purissima e un ideale di uomo straordinariamente alto, questo infatti è la sapienza: l’arte del buon vivere, la via per diventare uomini veri. Ma allora perché Dante pone Ulisse all’inferno?
Cosa ci sarà mai di diabolico nel voler essere uomini migliori? Perché vivere inseguendo la virtù e la conoscenza dovrebbe precipitarci all’inferno? Continua a leggere
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Sapere d’amore
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Introduzione 2: La verità, vi prego, sull’amore
Manca ancora una settimana all’uscita in libreria del mio nuovo libro e proseguo nel farmi un po’ di pubblicità pubblicando l’introduzione. Quella che segue è la seconda parte. Continua a leggere
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Vedere è vivere
Vivere è vedere, per questo il Dio vivente nella Bibbia è detto spesso anche “il vedente”, in contrapposizione agli idoli sordi, ciechi e muti. E non vedere è come non vivere. Perché la vita è comunione, condivisione della gioia e del dolore.
Sarai anche straricco, ma se non riesci a vedere tutti i Lazzari che ti circondano la tua vita è un inferno già adesso, ben prima che il vuoto della tua anima diventi definitivo.
“Che vita è la vostra senza vita in comune e che vita in comune potete avere se non lodate?” (T.S. Eliot, da I cori della rocca)
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Carità Coniugale (commento alla Amoris Laetitia cap. 4)
Prosegue la lettura della lettera “Amoris Laetitia, questo è il commento al capitolo 4.
Innanzitutto mi scuso per il ritardo con cui esce questo quarto articolo, purtroppo (o per fortuna) faccio il parroco e non il teologo e quindi posso dedicare alla teologia solo i ritagli di tempo. Abbiate pazienza con me.
Come sempre la cattiva prassi è figlia di una cattiva teologia, quindi se si vuole correggere una prassi è utile andare alle sue radici teologiche. La difficoltà a capire la AL è figlia appunto di una deriva teologica tipica degli ultimi secoli, quindi devo brevemente accennare prima a questo, per poter poi introdurre il quarto capitolo, che è l’anima della lettera. Continua a leggere
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Gli amici si toccano
Leggete questa pagina dal Signore degli Anelli, è il momento emozionante in cui Sam ritrova Frodo che credeva essere stato ucciso dagli orchi: Continua a leggere
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Un’amicizia grande: Bernardo ed Ermengarda
Leggendo le vite dei santi si incontrano numerosi esempi di straordinarie amicizie tra uomo e donna, soprattutto tra i monaci, ed è facilmente comprensibile se si pensa che il voto di celibato o di verginità da una parte li custodisce dalla tentazione di erotizzare l’amicizia e dall’altra rende loro necessario trovare in qualche modo quella complementarietà che gli sposati trovano nel matrimonio. Tra questi esempi mi piace raccontare la storia di Bernardo ed Ermengarda, sia perché è poco nota, sia perché per certi versi mi sembra esemplare. Continua a leggere
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La legge dell’amore
Il Cristianesimo su un piede solo.
Omelia per la XXX Domenica del T.O. anno A Continua a leggere
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Dov’è il tuo frutto?
Il Vangelo di oggi è decisamente inquietante…
Omelia per la XXVII Domenica del Tempo Ordinario, anno A Continua a leggere
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Inno alle parole
Io amo le parole, molto.
Mi piacciono perché sono i vestiti delle idee, ed un bel vestito, si sa, valorizza sempre chi lo indossa.
Hai voglia ad essere brillante, profondo, geniale… se vesti le tue idee di stracci tutti penseranno che sono idee straccione.
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La PERSONA-ANCLA.
Ho scoperto questo blog tematico, tramite Aleteia, è davvero meritevole di essere conosciuto, in fondo lo spagnolo non è così difficile da leggere. Ve lo raccomando davvero.
No se me ocurrió mejor manera de definirlo. Sentado delante de este blog, cuando comenzaba a imaginarlo, a darle vueltas, me di cuenta de que antes o despues tenía que hablaros de Ella.
Una de las experiencias que aquí he intentado compartir por activa y por pasiva es que el pecado de la pornografía es, en esencia, el pecado de la soledad. En esta asquerosa habitación sin puertas que somos los adictos acontecen todo tipo de misterios, palabras, voces e imágenes. La mayor parte nos destruye. Es la soledad.
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