La crescente e deliberata cattiveria dei dibattiti sui social mi porta a starne sempre più lontano. Le parole sono troppo preziose per sprecarle insultandosi come carrettieri, tanto più quando spesso è dolorosamente evidente la totale mancanza di una volontà seria di confronto. Emblematico in questo senso il dibattito acceso in rete dalla recente modifica portata dal santo Padre all’articolo 2267 del Catechismo della Chiesa Cattolica, a proposito della pena di morte. È stato doloroso in questa circostanza vedere perfino stimati professori, che certo non possono ignorare né il diritto canonico, né la storia della Chiesa, né la Teologia, schierarsi aprioristicamente contro il Santo Padre. Continua a leggere
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Amo la Chiesa tutta intera
Amo la Chiesa, tutta intera.
Amo la Chiesa nella sua varietà ed infinita poliedricità, amo la Chiesa in ogni sua forma e manifestazione, perfino quando è peccatrice, forse anzi di più, se è vero che davvero ami la tua sposa solo e soltanto quando sei capace di amarne anche limiti e difetti. Continua a leggere
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Carità Coniugale (commento alla Amoris Laetitia cap. 4)
Prosegue la lettura della lettera “Amoris Laetitia, questo è il commento al capitolo 4.
Innanzitutto mi scuso per il ritardo con cui esce questo quarto articolo, purtroppo (o per fortuna) faccio il parroco e non il teologo e quindi posso dedicare alla teologia solo i ritagli di tempo. Abbiate pazienza con me.
Come sempre la cattiva prassi è figlia di una cattiva teologia, quindi se si vuole correggere una prassi è utile andare alle sue radici teologiche. La difficoltà a capire la AL è figlia appunto di una deriva teologica tipica degli ultimi secoli, quindi devo brevemente accennare prima a questo, per poter poi introdurre il quarto capitolo, che è l’anima della lettera. Continua a leggere
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La famiglia è un dono
Prosegue la lettura della lettera Amoris Laetitia, qui presento il capitolo 3
Il terzo capitolo della AL si intitola: La vocazione della famiglia ed ha una funzione fondamentalmente preparatoria ai mirabili capitoli quattro e cinque, che sono la parte più interessante e nuova della lettera. Tuttavia non va letto superficialmente o velocemente, proprio perché getta i fondamenti del discorso successivo. Continua a leggere
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La famiglia zemaniana (Amoris Laetitia cap. 2)
Secondo capitolo della mia guida alla lettura della Amoris Laetitia… enjoy Continua a leggere
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La famiglia è un mistero (Amoris Laetitia capitolo 1)
Vi propongo una lettura ragionata della Amoris Laetitia. Non un semplice commento, ma una lettura capitolo per capitolo: penso infatti che sia un documento troppo denso per essere commentato nel breve spazio di un articolo. Se Dio me ne dà forza (e tempo) seguiranno quindi una serie di articoli che aiutino ad una lettura ragionata del testo. Continua a leggere
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Dialogo tra un ergastolano e il Papa
Carmelo Musumeci è un “uomo ombra” (così si chiamano tra loro le persone condannate all’ergastolo ostativo), detenuto nell'”assassino di sogni” (il carcere) di Padova, condannato alla “morte viva”. Ho con lui una certa corrispondenza epistolare e voglio condividere con voi una cosa molto bella che mi ha scritto. Continua a leggere
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Ossimori
Identità e missione.
Carità e contemplazione.
Natura e Grazia.
Gioia e pentimento.
Passione e ragione.
Piacere e astinenza.
Non c’è dubbio, la vita spirituale è fatta di ossimori. Continua a leggere
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Tu sei cuore
Oggi è la festa del Sacro Cuore e il mio cuore si dilata commosso e stupito, oggi voglio cantare, gridare, ballare, far festa (anche se sono così stanco che mi butterei a letto per trenta ore di fila) e allora vi regalo questa straordinaria canzone e se posso permettermi ci aggiungo pure due righe di mio (da leggere rigorosamente ascoltando la canzone in sottofondo). Continua a leggere
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#diconocheèrisorto
Un’imperdibile Paolo Pugni!
di Paolo Pugni
Certo che sono forti questi discepoli, dovremmo imparare da loro l’onestà intellettuale. Sono sconvolti, lo dicono loro, abbattuti e anche un po’ indisposti da questo viandante che si affianca a loro sulla strada per Emmaus. Che già se oggi sei lì che cammini a testa bassa e triste e ti si avvicina uno che ti chiede come va, e non sai chi sia, è un “foresto”, lo mandi a stendere. Che accidenti vuoi? diresti. Invece loro lo accolgono, magari per deriderlo un pochino, lo prendono per un tonto, uno che sta fuori dal mondo, magari non è neanche su Facebook, non c’ha l’account Twitter e non sa nulla di #gerusalemmeGesùcrocifisso che è stato il trand più seguito degli ultimi giorni. E calano l’asso: #diconocheèrisorto. Ma le donne eh? Non ci allarghiamo, che non si sa mai quello che dicono.
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