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Sulla povertà

filename-la-prima-colazioneOggi mi sono alzato un po’ più tardi del solito. Avevo dimenticato di mettere la sveglia ieri sera, e così mi sono goduto un risveglio lento e una colazione comoda. Mi sono preso la mia tazzona di caffé e il cannolo siciliano generosamente offerto dalla pasticceria qui accanto e mi sono accomodato nel chiostro interno della parrocchia, quello che ospiterà le Benedette Serate. Che al momento, come è ovvio, somiglia ad un cantiere. Continua a leggere

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Dio è materialista

image_previewOmelia per la festa dell’Ascensione, anno A Continua a leggere

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Il Combattimento

image_previewLa mia omelia di oggi, prima domenica di Quaresima. Continua a leggere

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Compiacersi

bacio-dolce

Cos’è l’amore? Parafrasando Agostino (che però parlava d’altro) si potrebbe dire: se non me lo chiedi lo so, ma se me lo chiedi non lo so più, nel senso che ognuno di noi ha, o crede di avere, una certa esperienza dell’amore, ma se prova a riflettere sulla sua esperienza allora i concetti si fanno sfuggenti e sembra assai più facile descrivere l’amore per ciò che NON è, piuttosto che per ciò che è. In effetti conosco un sacco di libri dottissimi in cui si spiega cosa non è l’amore, ma pochi in cui mi si dica cosa effettivamente è. Continua a leggere

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Perché camminare quando puoi cavalcare? (reprint)

Sabato 9 c.m. alle ore 16.00 sarà in parrocchia il prof. Monda per un’introduzione alla lettura di C.S. Lewis. In preparazione a questo incontro ripubblico un brano di una delle opere più interessanti dello scrittore inglese, sperando di farvi venire l’acquolina in bocca.

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Chi ama la vita ha i piedi bagnati

Oggi è un giorno glorioso, uno di quelli da segnare sul calendario con un punto esclamativo, è infatti il primo-giorno-senza-calze del 2012. Mi spiego: ho già raccontato della mia idiosincrasia per le scarpe, quindi potete capire che da Aprile a Ottobre vado regolarmente in giro in sandali, anzi, quest’anno, complice la pioggia e qualche giorno frenetico, il PGSC è arrivato insolitamente in ritardo. Continua a leggere

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Perché camminare, quando puoi cavalcare?

La domenica mattina amo alzarmi presto (vabbé lo faccio ogni mattina, ma la Domenica con un’intenzione specifica) e, come Dio nel giardino dell’Eden, scendo a passeggiare nella mia biblioteca. Come ogni intellettuale so di avere nei confronti della mia biblioteca un debito inesauribile, nel senso che i libri ancora da leggere sono molti di più di quelli già letti, eppure mi piace tornare spesso a quelli già noti, scorrere la mano sui dorsi ormai opachi e con amore leggerne i titoli e gli autori, ricordando lo stupore e l’allegria che mi hanno procurato al primo incontro. A volte poi lascio che mi prendano per mano e mi riportino indietro nel tempo, al giorno del nostro primo incontro. Continua a leggere

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Viva Dio, cioè viva io

Un giorno, mentre rimuginavo sui primi germogli di vocazione che si affacciavano nella mia anima, mi cadde l’occhio su una scritta, tracciata con lo spray su un muro: “Viva Dio, cioè viva io”. La frase, così com’è, è ambigua e si presta a parecchie interpretazioni. Non so come la intendeva la mano sconosciuta che la scrisse, ma so l’effetto di terremoto che scatenò dentro di me. In un istante di prodigiosa chiarezza, di quelli che hai da giovane, quando intuisci in un istante una verità di cui ti nutrirai per tutta la vita, compresi che Dio non è contrario all’uomo, che per essere più cristiano non dovevo essere per questo meno uomo. Continua a leggere

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Oggi Costanza mi fa la cortesia di ripubblicare una vecchia nota che scrissi tre anni fa… enjoy

il blog di Costanza Miriano

di Fabio Bartoli
 Ci sono momenti particolarmente adatti alla riflessione teologica, uno dei più appropriati è quell’istante in cui alla fine della giornata ci si toglie le scarpe. Vi confesso che potrei quasi gridare di piacere quando i miei piedi sudati si liberano della morsa che la convenzione sociale impone. Oltre a quello, naturalmente, il getto vivido della doccia al mattino (non so chi sia il genio che ha inventato l’acqua calda, per me meriterebbe un monumento in ogni piazza: la scoperta dell’acqua calda è stata in assoluto il più grande passo verso la felicità globale del genere umano), il caffè dopo mangiato (con annessa immancabile sigaretta), eccetera.

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Il piacere perfetto

La doccia mi è sempre sembrato il piacere perfetto: è ripetibile all’infinito senza alcun rischio per la salute, non fa ingrassare, non induce in tentazione (bhe, almeno non nell’età adulta), è una catarsi dell’anima, una verità del cuore, un salto nell’infinito… Continua a leggere

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